Il termine energia rinnovabile indica tutte le fonti di energia non soggette ad esaurimento e con un limitato impatto ambientale. Le principali sono:
- Energia solare;
- Energia eolica;
- Energia idroelettrica;
- Energia da biomassa.
Nel corso degli ultimi decenni, a seguito di importanti innovazioni tecnologiche, le energie rinnovabili hanno trovato numerosi impieghi tra i quali, ad esempio, la produzione di energia elettrica, il riscaldamento e la climatizzazione degli ambienti e dell’acqua sanitaria, l’utilizzo nei trasporti e nel settore agricolo.
Tra le fonti rinnovabili, l’energia solare rappresenta quella con un minor impatto ambientale e maggiori campi di applicazione tra cui: il solare fotovoltaico, il solare termico e il solare termodinamico.
L’energia eolica – che trasforma energia cinetica prodotta dal vento in energia meccanica ed elettrica – costituisce una fonte rinnovabile altrettanto valida, soprattutto nel nostro Paese.
L’energia da biomassa deriva dai processi di combustione di sostanze organiche come alberi, piante, animali, residui agricoli o industriali e rifiuti urbani. Tuttavia, a seguito di una stringente regolamentazione normativa attenta alla tematica ecologica, è ora possibile dedicare solamente sottoprodotti agricoli alla destinazione energetica e non più coltivazioni esclusive. Di conseguenza, la produzione di energia tramite le biomasse rappresenta un eccellente esempio di riciclo, ma non può raggiungere quantità critiche tali da soddisfare una parte significativa del fabbisogno energetico nazionale.
L’energia idroelettrica è ricavata tramite lo sfruttamento della trasformazione, al superamento di un dato dislivello, del potenziale di masse d’acqua movimentate dalla gravità o convogliate in apposite opere costruite dall’uomo, ovvero dighe, chiuse, canali e ponti. In ogni caso in Italia l’idroelettrico ha già assunto un’importanza significativa.
L’utilizzo di fonti di energia rinnovabile come l’energia solare, eolica, idroelettrica, geotermica e biomassa può contribuire significativamente alla riduzione dell’impatto ambientale. Le fonti di energia rinnovabile sono considerate “verdi” perché producono emissioni di gas a effetto serra molto basse o nulle durante il processo di generazione di energia, a differenza delle fonti di energia fossile come il petrolio, il gas naturale e il carbone.
Inoltre, l’uso di energie rinnovabili può contribuire a ridurre l’inquinamento dell’aria e dell’acqua, migliorare la qualità dell’aria, ridurre la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili e creare posti di lavoro nel settore dell’energia pulita.
L’adozione di tecnologie che sfruttano le fonti di energia rinnovabile è un passo importante per ridurre l’impatto ambientale causato dalle attività umane. Tuttavia, è anche importante considerare l’efficienza energetica e la riduzione dei consumi di energia come altri fattori chiave nella riduzione dell’impatto ambientale.
L’energia rinnovabile contribuisce alla sostenibilità ambientale perché non produce emissioni di gas serra, riduce l’inquinamento dell’aria e dell’acqua e non contribuisce alla deforestazione o alla distruzione dell’habitat naturale. Inoltre, l’energia rinnovabile può essere prodotta localmente, riducendo la dipendenza da fonti di energia esterne.
La crescita economica e lo sviluppo sociale sono trainati dall’energia e dall’acqua. La sostenibilità di entrambe le risorse è diventata un must per realizzare sinergie di sviluppo che permettano di superare le sfide del cambiamento climatico e della sicurezza alimentare, esacerbate dalla crescita demografica e dall’urbanizzazione, che creano una base dinamica rispetto alla quale affrontare l’accesso ai servizi. L’efficienza energetica e l’impiego efficace di risorse energetiche rinnovabili, insieme alla mitigazione dell’inquinamento idrico, possono ridurre i costi della fornitura di energia e acqua, aumentare l’accesso ai servizi e ridurre le emissioni di gas serra, diminuendo così l’impatto ambientale sull’economia e sulla salute pubblica.
Sono stati condotti molti studi a supporto di ciò:
Il rapporto “Renewable Energy and Climate Change” dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) del 2011 è stato un’importante valutazione sul ruolo delle energie rinnovabili nella mitigazione del cambiamento climatico.
Il rapporto ha esaminato diverse forme di energie rinnovabili, tra cui energia solare, eolica, geotermica, idroelettrica, biomasse e bioenergia, e ha valutato il loro potenziale di riduzione delle emissioni di gas serra rispetto alle fonti di energia fossili.
L’IPCC ha concluso che le fonti di energia rinnovabile possono svolgere un ruolo significativo nella riduzione delle emissioni di gas serra e nella mitigazione del cambiamento climatico. Tuttavia, il rapporto ha anche evidenziato la necessità di ulteriori sforzi per aumentare la quota di energia rinnovabile nella produzione globale di energia, in particolare nei paesi in via di sviluppo.
Il rapporto ha anche sottolineato la necessità di politiche pubbliche e incentivi adeguati per promuovere lo sviluppo delle energie rinnovabili e la riduzione delle emissioni di gas serra, nonché la necessità di tecnologie innovative per migliorare l’efficienza e la competitività delle energie rinnovabili.
In sintesi, il rapporto dell’IPCC ha fornito una visione ampia e dettagliata del ruolo delle energie rinnovabili nella lotta contro il cambiamento climatico e ha sottolineato la necessità di ulteriori sforzi per promuoverne lo sviluppo e l’adozione su scala globale.
Bibliografia
- Masoud AA. Renewable energy and water sustainability: lessons learnt from TUISR19. Environ Sci Pollut Res Int. 2020 Sep;27(26):32153-32156. doi: 10.1007/s11356-020-08504-x. PMID: 32219654.
- Renewable Energy and Climate Change” dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) (2011)