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Post-it con il disegno di una lampandina appuntato su una bacheca

Preservare le funzioni cognitive a tavola

Le funzioni cognitive come la percezione, l’attenzione, la memoria, l’apprendimento, il pensiero, il processo decisionale e il linguaggio sono le abilità mentali necessarie allo svolgimento di qualsiasi attività, da quelle relativamente semplici alle più complesse. Queste includono la consapevolezza, la gestione delle informazioni, la memoria e il ragionamento. Il cervello è formato da circa 100 miliardi di neuroni in connessione reciproca e dal lavaggio dei denti all’uso di internet o alla lettura di un libro, tutte queste attività sono realizzate utilizzando le proprie capacità cognitive. Esse sono suddivise in:

  • Linguaggio: sistema di comunicazione che permette di trasmettere informazioni significative attraverso dei comportamenti (segnali) che devono essere interpretati dal ricevente
  • Memoria: persistere di un apprendimento che può diventare disponibile in un momento successivo. Le informazioni che acquisiamo vengono immagazzinate e possono poi essere recuperate
  • Attenzione: capacità della mente di dare una particolare rilevanza a stimoli salienti. È qualcosa in più della semplice percezione, infatti l’attenzione può essere portata anche su stati mentali
  • Funzioni esecutive: capacità della mente di dare una particolare rilevanza a stimoli salienti. È qualcosa in più della semplice percezione, infatti l’attenzione può essere portata anche su stati mentali. 
  • Percezione: funzione che ci permette di cogliere le informazioni sensoriali che vengono trasdotte sotto forma di segnali elettrici interpretabili dal nostro cervello
  • Funzioni prassiche: capacità di compiere gesti coordinati e diretti ad uno scopo. Sono qualcosa in più dei semplici movimenti riflessi

Con il passare degli anni e l’avvicinarsi della tarda età, occorre “allenare” maggiormente e diversamente la nostra mente, è necessario trovare nuove strategie che consentano alle nostre funzioni cognitive di lavorare al meglio. Qui la psicologia ha fatto passi molto importanti per identificare gli strumenti più funzionali alla riabilitazione della mente. Quando si parla di riabilitazione della mente vengono in mente grandi patologie come l’Alzheimer ma in realtà questo tipo di intervento è molto efficace in situazioni post traumatiche o a seguito di incidenti cerebrovascolari o semplicemente per far fronte in modo più soddisfacente agli effetti del normale passare del tempo.
Ciò che mangiamo può influenzare fortemente i processi cerebrali: le calorie in eccesso, possono aumentare la vulnerabilità delle cellule, a sua volta possibile causa della formazione di radicali liberi. Una scorretta alimentazione, inoltre, può ridurre la plasticità sinaptica ovvero il modo in cui il nostro cervello risponde a cambiamenti, novità e stimoli esterni influenzando quindi apprendimento e memoria a breve e lungo termine. Una dieta ipocalorica, dunque, potrebbe influire positivamente sulle funzioni cognitive, riducendo il rischio ossidativo.

Un cervello umano circondato da lampadine stilizzate

Alcuni alimenti sono fondamentali per incrementare le funzionalità cognitive:

  • l’acqua: oltre l’80% del contenuto del nostro cervello è composto di acqua, senza di essa non è possibile alcuna produzione di energia nel cervello
  • carboidrati, dai quali l’organismo ricava gli zuccheri semplici, tra i quali su tutti il glucosio che apporta la maggior parte di energia che serve al nostro cervello, aiutando a mantenere la concentrazione durante tutto il giorno
  • le vitamine del gruppo B: optare per alimenti come uova, pesce, pollo, lievito di birra e verdure a foglia verde, aiuta a ridurre i livelli di omocisteina nel sangue, il cui aumento determina un più alto rischio di ictus, deterioramento cognitivo ed Alzheimer
  • acidi grassi omega-3: una dieta ricca di pesce azzurro, noci, semi di lino, chia, zucca ed altra frutta oleaginosa, ad esempio, gioca un ruolo chiave nei processi cognitivi, nel mantenimento della funzione sinaptica e della plasticità dei neuroni.

Gli Omega-3 sono importanti non solo per una sana funzione cerebrale, ma anche per il benessere del cuore, delle articolazioni e quello psico-fisico in generale. Integratori naturali a base di omega-3, per chi segue una dieta vegana o vegetariana (ma anche per chi non consuma molto pesce o frutta secca e semi), possono risultare un valido aiuto a sostegno dell’attività celebrale, visiva e cardiaca. Vari sono i cibi che sostengono il corretto funzionamento del nostro cervello:

  • mirtilli per il potenziamento della memoria a breve termine
  • pomodori che contengono licopene, un potente antiossidante in grado di contrastare i radicali liberi
  • la famiglia delle brassicacee (cavoli, cavolfiori, broccoli, cavoletti di Bruxelles…), grande fonte di vitamina K, nota per la sua capacità di migliorare la funzione cognitiva

In generale, seguire una dieta sana ed equilibrata che includa gli alimenti sopra citati e limiti il consumo di carne rossa, zuccheri e latticini, associata all’utilizzo di integratori naturali specifici e ad una regolare e moderata attività fisica, aiutano a mantenere il cervello in forma, migliorando la funzione cognitiva e rallentando il processo di invecchiamento cerebrale.

Bibliografia

Long-term Effects of a Very Low-Carbohydrate Diet and a Low-Fat Diet on Mood and Cognitive Function, Grant D. Brinkworth, PhD; Jonathan D. Buckley, PhD; Manny Noakes, PhD, JAMA Networkm, 2009, 169(20):1873-1880. doi:10.1001/archinternmed.2009.329

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